Il MANN ha avviato un ampio progetto di digitalizzazione che coinvolge circa 30.000 reperti, tra bronzi, terrecotte, affreschi e mosaici. La campagna fotografica, attiva fino a dicembre 2025, rientra tra le azioni strategiche previste dal Piano Nazionale di Digitalizzazione (PND) del patrimonio culturale, finanziato dal PNRR, con l’obiettivo di produrre oltre 65 milioni di oggetti digitali entro il 2025.

"Una piccola rivoluzione digitale sta avvenendo nei nostri Musei", ha dichiarato il Direttore Generale Musei del MiC, Massimo Osanna. "Collezioni mai documentate, come le terrecotte figurate, saranno censite e valorizzate anche fuori dal Museo, con iniziative didattiche rivolte a scuole e studiosi".

La campagna è realizzata dall’ATI (Associazione temporanea di imprese) composta da CNS (Consorzio Nazionale Servizi), Rear e Mida Digit, azienda del Gruppo Panini Cultura, in stretta collaborazione con lo staff del museo e sotto la direzione scientifica del MANN. Grazie all’uso di tecnologie avanzate, come sistemi fotografici con risoluzioni fino a 4000 ppi, luci flash professionali e software ad alta precisione, sarà possibile restituire digitalmente la complessità materica e artistica di ogni reperto.

Siamo nel mezzo di una transizione in cui tutte le dinamiche della dimensione fisica si stanno trasferendo nel mondo digitale.Il nostro è un mestiere fatto di meccanica, luci, fotografie. Quasi una missione, perché dobbiamo generare la migliore riproduzione fotografica di un manufatto”, afferma Luca Panini, co-fondatore del Gruppo Panini Cultura.